lunedì 18 agosto 2008

Viaggi di ritorno





Un brusco risveglio, occhi lunghi, viso scavato. Si parte. Barcollanti si aggiustano le proprie cose, facilmente qualcosa rimarrà in camera, lentamente si esce. In anticipo. Rimane quindi un po' di tempo per guardare il nuovo mondo e pensare al vecchio, attraverso un passaggio aperto solo per chi l'ha percorso all'andata, salvo rare e incredibili eccezioni. In quegli attimi di nulla riflettiamo su e con il nuovo mondo, che offeso della nostra partenza si manifesta al minimo.



Ormai però, il viaggio incalza. Giro ridacchione al check-in con battuta ai vicini di fila, si indicano facce clamorose, giro al duty free minuscolo, attesa noiosa nonchè impalpabile, e via col viaggio munito di dormita incredibile con riflessione(senza niente di nuovo) incorporata. Si va velocissimi al viaggio finale(macchina o treno), intriso di consapevolezza della fine(era ora!!!) e delle canzoni tipiche della vacanza e di artisti italiani per pensare un altro po', ma facile(tipo liga e vasco). L'attività cerebrale è pressochè nulla, ci si saluta, si sale in una casa che pare estranea, si salutano i familiari, si racconta la vacanza con finto entusiasmo come fossimo computer(per noi questa fase dura veramente una frazione di secondo), si mangia, qualche attività passiva per digerire(tv, pc,...), finalmente si va a letto, si pensa e si dorme, il viaggio sarà completato la mattina dopo. Prima per quanto intensamente si possa pensare, non si capirà nulla,niente di nuovo sul fronte occidentale.La consapevolezza non può che giungere il giorno seguente. E li sì che sono cazzi...

mercoledì 13 agosto 2008

venerdì 1 agosto 2008

President hellas parties






In attesa delle foto complete un assaggio delle vacanze del presidente e dell'addetto alle pubbliche relazioni Ste Rojos...